Manerba Garda - Guida Turistica

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Parco Naturale della Rocca:
  Il Parco Naturale Archeologico della Rocca-Sasso corrisponde ad un'area di circa 900.000 mq. che includono l'area della Rocca e la fascia costiera sottostante fra le località di Dusano e di Pisenze. La valorizzazione di tutta la zona, grazie alle indagini archeologiche e al restauro conservativo delle strutture medievali della Rocca, ha permesso la definizione di un percorso turistico attrezzato di alto interesse archeologico e paesaggistico. Dall'area del castello è possibile osservare il lago e tutto il territorio circostante destinato in buona parte a parco naturalistico. Lasciata la vettura a Montinelle si prende per via degli Alpini e subito dopo, a destra si gira per Via Orlando quindi per Via Pisenze si scende fino al lago all'ombra della Rocca. Qui inizia la vera e propria passeggiata per sentieri e per boschi, tra la vegetazione spontanea e le testimonianze degli antichi insediamenti romani prima e poi del borgo medioevale. Risalendo alla sommità della Rocca da cui si gode una magnifica visione del lago e della regione circostante spingendosi con lo sguardo nei giorni di limpido azzurro, oltre Riva del Garda, su su fino alle Alpi del Trentino ed a sud fino alle prime montagne dell'Appennino, si incontrano i ruderi dell'antico castello che fu dei Longobardi e dei Franchi, dei Guelfi e dei Ghibellini. Per sentiero si scende poi sul promontorio del Sasso oasi naturale di singolare bellezza. Qui la macchia mediterranea i prati secchi a barbadoro, le rarissime specie di orchidee che qui crescono spontanee sono motivo di grande attenzione. Poi per Via del Marinello e per Via Agello si giunge in Via Carducci e da qui, a Montinelle.
  La passeggiata partendo da Solarolo, tocca tutti i centri storici di Manerba del Garda, alla caccia di Chiese e monumenti che costituiscono un motivo di grande interesse artistico e culturale. Lasciato il centro di Solarolo ci si dirige per Via Zanardelli e per Viale Risorgimento, a Balbiana dove nel cuore della frazione si trova la chiesa di Santa Lucia, visitabile chiedendo la chiave al custode. È una chiesetta ad aula unica e con copertura lignea ricca di affreschi raffiguranti Santi e Madonne goticheggianti del XIV-XV secolo. Si scende poi per Via Valle verso la Pieve, qui sorge la Chiesa madre di tutte le chiese della Valtenesi, chiesa dedicata a Santa Maria Assunta (ora San Rocco), che presenta forme antiche risalenti al principio del XII secolo. In stile romanico, a tre navate, presenta al suo interno resti di affreschi del trecento e quattrocento. Bella l'abside e lo spazio retrostante la Chiesa che offrono un suggestivo colpo d'occhio. Per Via Manzoni prima, e poi per Viale degli Alpini si sale a Montinelle e giunti sulla sommità della collina su cui si erge il borgo abitato ecco la Chiesa di San Bernardo. Più volte rimaneggiata, è ad aula unica con prospetto a capanna e rosone centrale. Gli altari sono del periodo tardo-barocco. Si prosegue per Via Marchesini e per Via D'Annunzio fino a Gardoncino, qui si incontra la Chiesa di Santa Caterina, anch'essa in stile romanico lombardo, ad aula unica con un bel rosone ed affreschi.
  Da Via San Martino e per Via Alighieri si fa ritorno a Solarolo, frazione ricca di monumenti ad incominciare dalla maestosa Chiesa parrocchiale costruita nella seconda metà del 700 in stile barocco, con cupola centrale ottagonale ed altari laterali. Pregevole la pala dell'altare maggiore, attribuito ad Andrea Celesti, che raffigura l'assunzione di Maria Vergine, a cui il tempio è intitolato. Poco più oltre, in Piazza Garibaldi, la Chiesa di San Giovanni Decollato che fu dei Cavalieri di Malta. Quindi prendendo Via Santa Maria, sulla destra si giunge al mastio dell'antico castello di Manerba che funge ora da torre campanaria. Proseguendo poi per la medesima si giunge alla Chiesa della Trinità (attualmente annessa al cimitero). Chiesetta in stile romanico ad aula unica è ricca di affreschi rinascimentali. Da Montinelle si parte per una passeggiata nel verde ai margini dell'area protetta della Rocca e del Sasso e per Via Pralungo, Via Sadat e Via Marinello si giunge ai boschi di Roverella dell'eremo di San Giorgio, antico oratorio campestre. Da qui si scende al Porto di Dusano, rifugio delle imbarcazioni fin dai tempi remoti, dalla violenza delle tempeste e dall'infuriare dei venti. Per stretto ponticello gettato sul Rio Morele che a cascata si getta nel lago si sale per Via Tasso e per Via del Gazzo, nome che ricorda la passata esistenza di un bosco, verso la contrada di Gardoncino e attraversatala, per Via D'Annunzio si fa ritorno a Montinelle.
  La partenza è da Gardoncino, borgo d'antica origine a balcone sul lago cui sta di fronte la penisola di Sirmione. Percorso il primo tratto di Via San Martino si prende per la strada della Scazzola, giungendo fino al lago, in località Zocco, là dove sorgeva un'antica palafitta a lungo dimora di antichi abitatori del lago dediti ai commerci ed alla pesca. Da qui, lungo la spiaggia o per antiche strade di campagna si giunge a San Sivino dove sul promontorio sorge l'omonima chiesetta cui e legata una misteriosa leggenda. Dopo una sosta ristoratrice si riprende da qui il ritorno verso Gardoncino, risalendo alla località Tre Santi e proseguendo per Via San Martino alla volta di Manerba.
  Si parte dal piazzale della vecchia Chiesa della Pieve dopo aver lasciato nell'antistante parcheggio l'autovettura. Un breve tratto di Via Cavour e poi giù fino in fondo a Via Verdi dove il golfo della Pieve delimitato a sud dalla Rocca e dalla punta belvedere con l'isola di San Biagio ed a nord dalla baia del vento con l'isola di Garda, si offre maestoso in tutta la sua serena bellezza. Ad un passo dall'acqua si svolge questa passeggiata sulla spiaggia che consente in alcuni tratti qualche accelerazione e qualche esercizio di ginnastica a corpo libero. È estate e rinfrescarsi un poco fa piacere: via le scarpe ed eccoci nell'acqua per passare la punta del Rio, poi di nuovo sulla spiaggia fino al Porto del Torchio e, per chi vuole con la barca taxi, raggiungere l'isola di San Biagio. Una sosta per un rapido ristoro e poi di nuovo in marcia lungo Via Belvedere, l'ultimo tratto di Via degli Alpini in direzione della Pieve e poi da Via Manzoni il ritorno al punto di partenza.